Un film che cerca e in parte riesce a fare rinascere il genere giallo

Un film che ha molto da dire ma non lo dice benissimo

Titolo il testimonia invisibile

Regia Stefano Mordini

interpreti Riccardo Scamarcio fabrizio Bentivoglio Miriam Leone

distribuzione genovese Ariston

distribuzione nazionale Waren Brother Italia

Voto 84 su 110



Il film diretto con mano sicura ma abbastanza arida da Stefano Mordini é il classico esempio di quello che molto del pubblico si aspetta dal cinema italiano un film semplice ben girato con una fotografia per me forse di poco sopra la sufficienza da parte di Luigi Martinucci ma un bellissimo montaggio molto incisivo di Massimo Fiocchi in una vicenda ora drammatica ora grottesca ma nel ambito del genere il thriller fatto grande da Alfred Hitchock. Qui però si tratta di una rivisitazione del maestro del genere copiata da modelli francesi o televisivi. Un certo lusso moderno a Milano e a Trento è una natura (il film è girato in trentino quindi molti dei boschi ora sono stati distrutti) a volte ostile e a volte benevole. La vicenda posa su due protagonisti il genietto dell'informatica pieno di contati e contratti con la repubblica popolare cinese e sopratutto forte di una fiducia in se stessa che sconfina nell'ignoranza Adriano interpretato da Riccardo Scamarcio e la sua amante Laura Miriam Leone. Il film poggia sopratutto su di loro e da loro da una passione che forse prima di tutti sono loro che vedono come colpevole più che la società dopo questo un castello di carte sociali per un incidente viene smontato come un castello di carte . La vicenda é rappresentata con una forma che si diverte a scomporre e dare prospettive diverse prima con la confessione di Adriana in due storie quella che si racconta e quella vera all'avvocatessa Virginia Ferrara che é insieme a Luisa gatti uno dei due ruoli interpretato da Maria Paito quanto mai in stato di grazia . Adriano é sicuro di se all'inizio ma quasi un ragazzo normale interessato alla famiglia e a una moglie buona e ingenua Sonia Sara Cardinaletti incolore ma non priva di un ceto carisma poco a poco vediamo tutto il marciume del quale Adriano é capace dagli affari sporchi con l'avvocato Paolo un Nicola Panelli i superlativo a quel piccolo capolavoro d'ipocrisia che é il dialogo con il padre ferito Tommaso garri che é Fabrizio Bentivoglio. In questa festa dove nessuno si diverte tetra come il resto del film vediamo come il personaggio di Adriano in chiave molto paesana ricorda il libertino per eccellenza il Don Giovanni sopratutto di Molière Questa é uan vera scena madre dove l'uomo popolare forte del suo lavoro che ha ottenuto uan cultura e parte per la vendetta. Scamarcio da il meglio di se in una buona maniera ma Bentivoglio presentando un'interpretazione naturalista ricca anche d'azione é superlativo e riesce a dare una maggiore qualità al film. Il ruolo più complicato che cambia anche fisicamente con il diverso taglio di capelli prima lunghi come quelli di Sara e poi corti come quegli della peggior dark Lady che abbiamo visto nel cinema e nella televisione .La prova di Miriam Leone in due ruoli antitetici quello della famme fatale che alla fine gioca on gli uomini sullo stesso piano ma anche quello della brava ragazza che viene traviata molto bene. La scena dove cerca di nascondere l'Iphone della vittima o quella dove viene uccisa son d'antologia. Ma sia la sua relazione con il marito che quella con Adriano che é solo ridotta al sesso sembrano per me troppo poco e l'omicidio é veramente troppo semplice. Forse Il testimone invisibile non farà risorgere il giallo ma é sicuramente un'opera più che interessante e merita di essere vista.


Robert Fogelberg Rota