L'ultima di Ricciardi

I genitori di De Crescenzo

Ti. tolo Rondoni d’inverno

Regia

Intepreti Maria Vera Ratti, Lino Guangiale, Fiorenza D'Antonio, Nicola Pannelli

Voto A

Poche serie per me sono state interessanti come il “commisario Ricciardi” e quest’ultimo episodio e forse con la sua impostazione ecessivamente teatrale il meno bello ma se ce ne fossero. Il passato che é ancora abbastanza vicino poche generazioni froze due. Il personaggio che brilla che riesce con la sua integrita naturaleza e anche un lavoro utile e sociale la formazione tanto più importante in un periodo difficile come quello fascista dei ragazzi. Quando la vediamo con il bimbetto (quasi sempre nella serie dei piccoli scunizi) capiamo quanto sia brava con l’insegnameto oltre che come sia sensibile e raffinat. L’aspetto la presenza scenica e anche l’eleganza e il tipo di bellezza fanno molto il suo simile in tutto a dive coem katreine Hulpun e Greta Grabo delle quali ha ereditato il carisma . L’intepretazione é ottima da tutti i piunti di vista e la fotografia di marcello Montarsi unita al sapiente montaggio di Alessio Rivellino sembra metterla ancora piùa risalto. Si vede molto nel gioco dei chiaroscuri. Il ruolo é quello tra le “amanti” di Riccardi che si muove di piè a cui é concessa maggiore libertá. Questo non é cosi sicuro o meglio contemplato per altri come ad esempio l’amante respinta intepretata dall’elegante Serena Iansiti Livia luciani che si accorgerá che l’unica cosa che può realizato per Ricciardi é di potersi sacrificare per lui divenatndo coem richiesto dal tero Falco un bravissimo Marco Pavletti agente dell’Ossas di divenatre amante dell’ufficiale tedesco o terzo in comodo un quasi simpatico Christoph Hülsen. La storia diviene secondo me prepondernate quasi degna di una storia laterlae che potrebbe evolversi come in Notorius di Alfred Htchock che resta il migliore ruolo sia di Ingrid bergman che di Cary grant film molto ricco di sofferenza. Un sofferenza che poi diviene anche quella della “povera “ ma molto elegante contessa palmieri la brava Fiorenza D'Antonio Qui la similitudine e da presentare con un’altra grande diva del 1930 che é la mitica Jean Harlow  il tipo di personaggio e la relazione anche se non troppo sentimentale ma forse di similitudine con il duca Carlo Melangolo un bravissimo Massimiliano Rossi ci fanno intuire la sofferneza del personaggio. Uan soffrenza che la serveta quindi un ruolo più leggero Eride che ha il volto di Verronica D*elia vuole a ogni costo lasciare anche non legandosi con l’innamorato il Saracino Domenico pinelli. In questa punata entra prepotentemente la canzone napoletana presnatta dalle tre vittime che sono Michelangelo Germi il bravo attore del cinema muto che sta saprendo Nicola Pannelli la moglie amante Fedora ma anche la donna “perfida” che é Angelica Grieco rossa di pelo come il personaggio del celebre racocnto di verga. Una parte quella gialla vlutamente ridotta al minimo perché é la cultura il classico melodrama o sceneggiata che entra. Mnetre quando anche con esiti artistici ecelsi Luchino Visconti “settentrionalissimo” lo aveva trpiantao a milano diventava troppo ecessivo qui la cosa é diversa perché é vista dall’interno non tanto nella recitazione ma nelle situazioni e il personaggi come Ricciardi ma sopratutto il dottor modo presnatto dal simpatico Enrico Ianniello la vivono raipropiandosi di questa cultura. Quello che capita alla sua amata la prostituta Mraian la gentile Robustelli Livia ricorda molte tragedie presenti nella tradizione e il merito e la denuncia diviene più forte con la presntazione di un carnefice Camillo intepretato da Luca Edoardo Varone che é una persona tutto somato normale come erano normali i frtaelli di gisella nella famoso novella del Decamerone. Questo personalmente mi piace moltissimo coem anche l’uso di uan figura la madre protetiva che é tipico della tradizione popolare in buono lucia la bravissima Fabrizia Sacchi che secondo me mostra tutta la sua maestria ma anche quella in negativo Erminia una baravisisma Rita Di gennaro. Si tratta di una relazione quella della madre che aiuta o travia la prole che noné priva di questioni morali e porta molta sofferenza. Personalmente mi mancherá anche molto il personaggio diel brigadiere Maione un bravissimo Antonio Milioun po’ Burt Spenser e un po’ sergente Gracia. In questo episodio oltre che nel pratico abbiamo sempre più ballila uniforme fasciste e altro che rendono la presenza della dittatura ancora piú abberante. Un episodio in tutto bellissimo e da vedere e rivedere che mostra le capacità della RAI

Robert Fogelberg Rota