I migliori moschettieri

Film spettacolare

Un sogno che si avevra

Tittolo Il tre moschettieri

Regia Martin Bourboulon

Intepreti Eva gren , Vincent Casell

Voto capolavoro

Pochi romanzi famiglia di mio nonno apterno viene da un paesino del monferato Borgo San Martino dove fino a pochi anni fa si raccontava ancora delle imprese di D’Artagnac che comabtte in diversi assedi e ebbe i suoi trionfi in quello di casale molto tempo prima di cadere sotto la mitraglia brandenburghese a mastreci. Quello che é la cosa più bella con la regia di Martin Bourboulon

 e la fotografia di Nicolas Bolduc che ricrea la pittura soprattutto poche serie cinematografiche sono state per me importnati oem i “Tr moschettieri”. La

francese d’origine caravagesca della Francia di Luigi XIII ben lontana dai fasti del sucessore il mitico re sole e dà il senso di una caustrofobia di una specie di trappola a cui il giovane protagonista D’Artagnan un bravissimo in quanto a fantasia e recitazione da Fracois Civil. Giá dall’inizio con la fotografia che ricrea la pittura francese seicentesca straordinariamente debitrice di Caravaggio  che è ricreata in ogni pixel da Nicolas Bolduc con grandissima capacità da ogni punto di vista. D’artagnan è deciso torna dai morti come John Snow ed è guascone nella maniera giusta non eccessiva oltre che già maturo e si vede bene nella parte sentimentale la relazione con la Bella Costance che è la franco magrebina Lyna Khoudrini. Le scene sono erotiche e intesi senza essere mai volgari piene di amore e passione che in fondo ribaltano la Commedia dell’arte nella sua parte sentimentale con il gioco presente tra i servi Arlecchino con il quale D’Artagnan non ha anche alcune similitudini e Colombiana e i padroni ovvero il dica di Buckingham interpretato da jacob FortumeLliyd bravissimo sicuro con la spada come loro è appassionatamente innamorato della finta fredda Anna D’Austria una bravissima Vicku Kripes. Simile a Greta Garbo la giovane attrice lussemburghese fa un ruolo stupendo freddo ma regale tranquillo e pieno di carisma. Questo in una versione dove il ruolo del cardinale di Richelieu interpretato da .Ric Ruff . è una vera e propria eminenza grigia (in realtà il vero e il generale dei cappuccini autore della controriforma in Francia) capace di giocare tra i vari partiti per il re sia tra quegli che sono i vari partiti coem quello delle regina Maria de medici una bravissima Dominique Valadié ma anche quello del fratello del re Luigi XIII Gaston intappetato dall’irritante Julien frison per me è un “cattivo” quasi giapponese nella sua capacità di essere pessimo ma anche molto sicuro di se. A questo aggiungiamo i ruoli che sono fantastici come quello di Luis Garell bravo nel essere reale nell’incarnare un epoca che è ancora cavalleresca ma diviene di corte come diceva Norbert Elias e il pantagruelico Porthos una forza della natura intappetato da Pio Mamelli. Ma il ruolo che porta per me il film da essere un ottimo film a un capolavoro è Porthos cdove come al solito Vincent Casell mostra di essere il massimo la recitazione francese di Lois Jouvet e Jean gabin al massimo con un parte macho ma anche un fragilità. Le scene che definirei come scene madri  quando sfida a duello D’artgana o il dialogo dopo un duello magico sono bellissime fondamentali ricche di  spettacolo e di emozioni. Arthos il cavaliere leale ha un fratello repubblicano un grande ruolo di ma ha anche uno scheletro nel suo armadio Milady dove Eva Green si mostra stupenda. Sensuale e serpentina nel costume da Arlecchina un omaggio alla “carrozza d’oro” di Louis renoir un bellissimo film d’avventura ma anche capacissima con le ami le due scene parallele  di quando seduce D*artgan prima in parrucca bionda  e poi da Arlecchina Buckingham in un ballo che sembra una mascherata di Indigo Jones sono stupende bellissime in tutto e in più esempi di settimD arte da antologia. A me personalmente è piaciuto anche tantissimo il ruolo di Aramis intappetato da un ‘altro dei miei attori preferiti Romain Duris. Non si sa se questo gesuita mancato spadaccino brutale e attirato dal bel sesso che però sotto sotto  disprezza è positivo o negativo e la scena di tortura al bandito se no pessimo e viscido locandiere con una gamba di legno interpretato da Philippe Ziegler Paldaud  di Ciocco è perturberete sgradevole am vera. Questa a parte i colori scuri forti l’abbigliamento pratico è un qualcosa che fa questi tre moschettieri diversissimi d quegli di Hollywood un divertisemant splendido dove sembrava un gioco di soldatini fatto da bambini. A me non era dispiaciuto ma il film di Martin Bourboulon è il vero e magnifico film sul capolavoro di Dumas anche con la ciliegina il cattivo pessimo dasterza che ha il volto di Ivan Franh. Un grandissimo film per tutti da vedere e rivedere

Robert Fogelberg Rota