Quasi bello come il libro originale

John Malkovic e Eleanor Tomlinson fanno due ruoli memorabili

Titolo educazione Siberiana

Intepreti John Malkovic Peter Stormare Eleanor Tomlinson

Distribuzione

Voto A

Pochi libri mi hanno impressionato come “educazione siberiana” scritto da nicolai lilit uno scrittore cosmopolita nato in Unione Sovietica in Transistria ma cresciuto in un ambiente siberiano e finito nel calderone della Russia nata dalle ceneri del comunismo e che ha restaurato l’autocrazia. Questo film é molto importante per via del fatto che Lilin ha posizione non a. Gabriele Salvatores non é tra i miei registi preferiti anche se ammiro “Mediterraneo” e “Porto escondito” flm sul sud come luogo mente qui siamo in un nord rigido freddo e banco dove la trasistria e ricreata in Lituania(bellisisma la fotografia di Italo Petriccione...) un luogo totalmente diverso. Il risultato é stupefacente anche perché taglia molti dei fatti che ricordo dal romanzo ma né mette in evidenza altri. Qui personaggi come il gangster ebreo ex partigiano a Odessa oppure l’ex soldato giapponese che ha vissuto tutta la sua vita tra i cosachhi mancano e manca anche il padre di Lillin figura per certi versi tirannica qui vediamo solo la fotografia di un uomo simile a un cristo di un ‘icona durnate la scena della preghiera un vero é proprio rito molto suggestivo)ma sicuramente interessante che é presnatto solo con una fotografia perché morto prima delle vicende narrate. Comlice un montaggio molto esenziale di.. Massimo Fiocchi. il film ha una carateristica la violenza é (stilizata quasi contemplativa coem nella scena in qui... il tatuatore folle colpisce e uccide un infiltratio con uan martellata. Una scena che dá tutte le capacitá dell’attore svedese un misto tra Jack Nicholsson e Zlatan che riesce a dare un’ottima interpretazione.Si vede nei discorsi sia con il protagpnista Kolima ma anche giusto nella scena dell’omicidio  La sua recitazione é buona ma impallidisce di fronte a quella che John Malkovic fa del nonnouzrya . Malkovic ha avuto una formazione prettamente teatrale e quasi tutti i suoi personaggi sono un po’ sopra le righe ma non qui dove questo patriarca “criminale” ma uomo anche di una grande moralità , integrità oltre che spiritualità viene presentato a tutto tondo. La mia scena preferita é sicuramente quella dell’inizio dopo una ragazzata fatta dal piccolo Nicolai il furto di alcuni stivali militari quello che resta dell’armata rossa si reca a Fiume basso dove vive la comunità siberiana arriva in casa. Nel libro la cosa accade durante un pasto mentre qui è in una situazione normale la madre interpretata benissimo da Airida Gintautaite che parla con il soldato al quale il nono Boris non fa grazia neanche di parlare e alla fine come si ritrovano circondati ma prima che il nonno possa dire qualcosa il militare (ironia della sorte Jokubas Bareikis é in pratica uguale a Valerij Fedorovyč Zalužny comnadate delel forze armate ucraine) al quale con una forma di coraggio idomito il giovanisismo Kolima intepretato da Arnas Sliesoraitis risponde puntandogli una pistola. Non c’é a differenza del libro nessuna punizione ma c’é ancora di più una simbiosi tra il nonno che educa con pazienza e rigidi principi morali il nipote anche nelle scena più difficile che è l’uso del coltello o Pika vero e proprio oggetto talismano. Qui si vede anche quello che sarà un filo conduttore il rapporto scontro tra Kolima e Gagarin interpretato all’inizio da Pijus Grude con Mel personaggio quasi comico che ha il volto del bambino paffuto  da Pijus Grude e Vitaly l’intellettuale della banda che ha il viso da Woddy Alen bambino di Erikas Zaremba. Gagarin si vede nella scena dell’addestramento all’uso del apika che prova un risentimento che da grande avrà nei confronti di Kaukyena quando questi lo sgriderà per aver portato il vile denaro in casa. Gagarin adolescente che ha conosciuto il carcere é interpreto benissimo da Vilius Tumalavicius. Con una lunga capigliatura  tatuaggi ormi< come un adulto non è una figura di un Cristo ma di un Giuda indispensabile  alla racconto fiabesco di formazione. Gagarin è solo infelice ma anche abbastanza allegro  e vediamo che fin da piccolo come ama la violenza anche gratuita avido un pazzo che vuole possedere più di quarto ama e totalmente diverso da Kolyma anche per l’uso di stupefacenti e la devozione a seme nero. Quest’organizzazione criminale ancora più dura dei siberiani vuole a ogni costo il capitalismo pardon economia di mercato  che si vede sia nella festa dove gagarin pippa cocaina su un barca ma anche nella sua incapacità di amare di relazionarsi che é ben presnetanta qualdo legge dopo l’alluvione (uno degli episodi riporrai piú fedelmente dal testo originario ) con Xenia una magnifica Eleanor Tomlinson. questa attrice ingelse fa di tutto e anche di piú per divenatre russa e pazza isolata quasi un kapser huaser ma anche uan prinvcipessa di Fiaba e Salvatores ricrea una storia d’amore bellissima e impossibile tra lei é il serioso Kolyma che ha il volto di Arnas Fedaravicius. L’attore assomiglia fisicamente a Lilinl ma io me lo sarei fatto piú ironico umoristico meno formale e sembra non a suo agio sia negli incontri di tipo amoroso che forse danno alla vicenda quasi un sapore che sembra tratto dalla vita nova di Dante Alighieri e nella scena che é un grande flask back della guerra in Cecenia ricreata benisismo nel viterbese luogo simbolo del cinema italiano. Sono scene difficili non spetaccolari ma molto veritre . Il problema e che a Arnas Fedaravicius manca quella verve comica o meglio picaresca che si trova all’inizio con il Vitaly che ha il volto piú da Glauco marx di Vitalij Porshnev e sopratutto di mel il personaggio che personalmente mi ha colpito di piú nel romanzo che nel film di Salavtores ha il viso di Jonas Trukanas. Un po’ portos e un po’ gargantua rapresenta forse le pulsioni piú umane mentre il nonno Kutya rapresneterebbe la metaficica la filosofia, la bella e fragile Xenia l’arte e, Ink il lavoro e gagarin il amle che non ha ragioni. Qui per me Salvatores é molto fedele non tanto agli episodi ma llo spirito di formazione del testo anche con la cultura russa che é presneet nel Chickofiano dottore padre di Xenia che è interpretato da Arvydas Lebeliunas. Raffinato , buono e elegante è quella cultura russa che tato a dato al mondo. Un altro colpo di genio e la fine che ricollega la storia di Kolyma con quella del lupo. Una  parte per me difficile sgradevole del libro anche se descritta in maniera magistrale è l’imprigionamento che qui é quasi più leggero anche se resta sempre la parte del disagio come l’entrata nel buco che Salvatores coppia da Mad Max oltre a sfera del tuono é un altro cosa ben riuscita . Mi piace anche molto la presentazione del caos post sovietico con i grattacieli in lontananza i negozi sportivi le mini gonne ma anche l’esercito russo rappresentato come una forza professionale e brutale. Un film stupendo ma non un capolavoro come avrebbe potuto essere

Robert Fogelberg Rota