L'opera omnia di Besson

Impressionate il migliore Dracula di sempre

Titolo Dracula L’amore perduto

Regia Luc Besson

Interpreti Caleb Landry Jones

Distribuzione Lucky Red

Voto nella storia del cinema

Forse questo titolo così trionfale sembrerai eccessivo ma Luc Besson ha realizzato la sua opera omnia facendo vedere che c’é ancora molto da dire sul mito di Dracula e che soprattutto e ancora possibile fare in Europa film bellissimi capaci di gareggiare con il cinema hollywodiano o extra europe. Tutta é perfetto dalla fotografia di Colin Wandersman alla colona sonora del grande Danny Elfman che in pratica si supera realizzando un opera totale che dialoga non solo con il Dracula di Francis Ford Coppola o il Nosfertau di Herzog ma che presenta una visione più spettacolare di quella di Eggs. In questa storia abbiamo una presenza ironica semplice quasi macchiettistica (non uso questo termine icona cessione negativa  che é quella del prete cacciatore di vampiri interpretato da Christoph Waltz qui mascherato da bavarese che ammette la presenza dei vampiri senza demonizzarli e cercandoli con sugaia e perspicacia. È un personaggio auto ironico é molto piacevole che riesce fortemente a entrare in sintonia sia con il direttore del manicomio Doumnount un bravissimo Guillaume de Tonquédec ma anche con tutti gli altri cacciatori di vampiri dall’arrogante ambasciatore inglese Henry Spenser un bravissimo David Shields a quello che é il quanto mai spento e slavato Johanth henrker che ha il volto molto inespressivo ma non per questo fuori posto di Ewens Abid colpito da spaventose maledizioni. Le scene con i goy sono orrifiche e grottesche come quando Dracula colpirà lle suore nel monastero. Un ruolo che non é per niente banale limitato perché quello che interessa a Besson é Dracula anche se secondo me il volto gabbro lo fa molto più simile a Mattia Corvino il bravissimo  Caleb Landry Jones. All’inizio simpatico umile cavalleresco bravissimo a usare la spada iper sicuro di se tranne che difronte alla figura pallida cadaverica del cardinale anche se circondato di iconografia barocca Haymon Maria Buttinger bravissimo ma anche incapace di comprendere di rapportarsi e che non esclude niente. `è un personaggio  simile all’abate del nome della rosa e questo lungo primo atto fotografati benissimo da Colin Wandersman con il stupendo montaggio di Lucas Fabiani serve a introdurre non solo la storia damore ma anche il rapporto tra vampirismo e modernità quella della celeberrima Parigi del XIX secolo dove non a caso nasce il film, con il circo che rappresenta la borghesia e la sua visione del mondo da gabinetto delle meraviglie.  In questo prologo abbiamo la battaglia contro i turchi capitanati dal crudele Karim Rakrouki e la spettacolare fuga tra le trappole per i lupi  . La prima ricorda molto da vicino quella di Giovanna d’arco mentre la fuga é addirittura una citazione dai Cavallerie  Gösta berlingo di mauriz Stiler l’unico film svedese di Greta Garbo. La seconda parte é quella che introduce una figura semplicissima e divertentissima sessuale e piena di una capacità prillante Maria ovvero Matilde De Angelsi che mostra di essere una super risorsa per il cinema italiano capace di forza divertimento e di una grande fisicità il film si fa lieve sempre terribile ma anche scanzonato simile a un ‘avventura in costume forse Marie Antoinette di Sofa Coppola ma anche all’Imperatrice rossa di Joseph von Strendberg per poi diventare più scuro cupo e andare verso la melancolia finale . Dracula non puó esistere senza la sua Elisabetta o Minna la bravissima e tipicamente bessoniana Zoë Bleu che interpreta un ruolo prima un po’ sopra le righe divertente e anche capace di dare il massimo nella parte melanconica prima di rincontrane l’amore. Un ruolo divertente ma anche molto tragico . da notare che é a differenza di Francis Ford Coppola ma anche di Eggs l’immagine dei rumeni é un migliore perché non solo come dei poveracci ma sia come di possenti guerrieri come Bertrand-Xavier Corbi nel quindicesimo secolo oppure come il capitano della compagnia rumena Bromain levi che cerca di entrare per vincere una battaglia anche contro i groyes che servono Dracula. Un’opera divertente ma anche bellissima e struggente da vedere e rivedere

Robert Fogelberg Rota