Duello e segreti


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Uno delle piú belle pagine della storia della televisione italiana

Titolo terza puntata del Nome della rosa

Regia

Giacomo Battiato

 

Interpreti Rupert Everett, John Tutturo Stefano Frisia , Fabrizio Bentivoglio

Distribuzione SVT

Voto capolavoro

La serie il Nome della Rosa sarebbe sicuramente stato preferito da Eco rispetto al pur bellissimo film del 1984. Giusto in questo terzo episodio si vedono meglio di tutto le differenze ma anche alcune nuove interpretazioni dell’ottimo romanzo di Eco. Sicuramente Eco era un personaggio molto capace e ha scritto altri testi bellissimi ma mai nessun fu più popolare del “Nome della Rosa” Battiato opta non per il racconto fedele ma piuttosto per ridare le atmosfere del romanzo e fare vedere il non detto quello che viene solamente pensato. La fotografia di John Conroy gioca molto con il caleidoscopio di colori tipico di molta della  pittura italiana del gotico esempio Simone Martini e ha il merito di fotografare gli ambiente . Il personaggio più interessante in questa puntata é sicuramente bernardo Gui che ja il volto conosciuto ma molto più trascurato del solito di Rupert Everett. È facile che il personaggio dell’inquisitore che é il nemico per antonomasia della ragione sia presentato come grottesco neagtivo a priori e pino di odio. L’odio ´é  sicuramente uno degli elementi principali insieme al tumefarsi la carne le ginocchia sui sassi che lo portano a pensare a introdurre la dimensione più imporrante nella messa in scena di Battiato il non detto quello che non viene mai ne presentato e né spiegato nel film del 1984. Vediamo come a poco a poco si introducano dei ricordi come quegli di una cappella dove abbiamo Bernardo con Margherita il ruolo più ”femminile” di Greta Scrano che è incatenata ed é quasi molestata dall’inquisitore. Ci sono e qui si vede tutto l’enorme talento presente nell’interpretazione di Rupert Everett in maniera molto piccola partendo da gesti semplici minimali ma intessimi a creare un dualismo tra la lascività e öa severità. Il Berardo Gui di Rupert Everett é un uomo ce sa di fare male ma che sceglie non solo di presentare l’amore ma anche l’odio il vero artefice di una certa forma di pericolosità del riso  vediamo la sua interazione con gli uomini d’arme primo tra tutti Marco Pancrazi uomo che ha il duello co nanna il ruolo avventuroso e guerriero di Greta Scardo con i capelli tagliati. Questo potrebbe sembrare già in se stesso un qualcosa di strano un’eccessiva libertá rispetto al testo di Eco mentre questa é solo un qualcosa di logico perché queste scene danno ritmo soprattutto a un montaggio molto ben fatto da parte di

Stephen O'Conne soprattutto nella scena nella quale lei manca bernardo e nel duello brutale con una persona il soldato che tira seguendo fiore del Fiberi e lei che tira con uan badia baldese e uan mannaia armi molto piú contadine. Per me é una delle scene piú belle dell’episodio come l’inseguimento nella natura. Se anna ha alcune parti per così dire maschili quelle della lota e del combattimento Adso superbamente interpretata da  Damian Hardungll ha parecchie parti femminili intese come delicatezza voglia di conoscenza e la sesualitá che cerca di reprimere. Si tratta di un approccio al personaggio molto più caricato nel senso di un personaggio molto più difficile un personaggio che conosce un certo tipo di sessualità- L’interesse per i Dolciniani deriva da questo è quello che è il vero padre di Azo o la figura che sostituisce imn padre mai compreso é Jorges che qui ha il volto militaresco e autoritario di James Cosmo. Questo grandissimo attore scozzese riesce a presentare un personaggio che conosce bene molte cose che sa districarsi e che ha la funzione di custone. Vedimao l’iniziazioen di Adzo a in diverse occasioni la vista alla biblioteca con le sostanze allucinogene i diversi problemi il confronto con le proprie paure e l’aiuto a Guglielmo da baskerville . John  Tutturo a differenza di Sean Connery non fa un Sherlock Holmes in saio francescano ma un personaggio molto completo un vero frate che con arguzia intelligenza e soprattutto umanità cerca di scoprire un segreto un problema. Si nota bene nell’interrogazioni che sono con Berengario interpretato benissimo da Maurizio lombardi che non é una macchietta ma un personaggio di un amate deluso o anche nella costruzione dei nuovi occhiali con Nicola un bravissimo Fausto Maria Sciarappa in una scena naturale perché  con u dialogo molto bello e intelligente. La seri televisiva ha il grosso vantaggio di presentare farci capire le varie personalità dei diversi monaci da Alinardo un bravissimo Roberto Herlitzka che mostra tla sua capacità dessere il Laurence Olivier italiano nelal recitazione ddel apocalisse  al tetro e misterioso Ramingo che é superbo nell’interpretazione di fabrizio Bentivoglio a Salvatore il frate un po’ tra il birbone e il serio di Stefano Frisia. Questa é forse la migliore rivelazione di questa visitazione e ricordiamo che per il ruolo che doveva essere interato da farnco Framchi segno l’esordio di Rob Palm. Un frate interessante un po’ contadino e diabolico che sogna il pase di Cuccagna. Qui vediamo anche l’interessamento alla ragazza occitana che ha la bellezza angelica e raffinatissima di Antonia Fotaras. Un ruolo molto ben riuscito che dá uan altra dimensione storica quella dell’amor cortese in una nuova interpretazione molto convincente.

Robert Fogelberg Rota