Ciao Helmult

Dioniso e Balder hanno trovato ieri  il loro gemello

Nella mia vita come tutti ho molti rimpianti e quello più grosso e il non aver né lavorato e neanche incontrato purtroppo Helmult Berg per me uno dei migliori attori al mondo. Un uomo sessuale nel senso che dell ‘erotismo faceva tutto e di tutto che nonostante alcune fugaci apparizioni in film sbagliati al fianco di LizTaylor re nel piú grosso fiasco di tutti i  tempi il padrino III dove imbruttito fa un ruolo caricaturale riusciva a dare sempre il massimo. Il film di Nello Risi “La cellona infame resta un film come la Marchesa von O dove per altro ottimo bruno Granz è fuori parte uno dei film dai buoni propositi la filmatizazione di un  testo per altro molto difficile resta un film a metà bello ma non troppo a parte per lui. Un periodo quello del 1970 dove l’Italia in preda a problemi e riflussi una modernità mal riuscita esprimeva film a raffica. Naturalmente i tritico con Luchino Visconti resta la cosa migliore da “la caduta degli dei” film durissimo dove iniziando a fare  il verso a Marlene Dietrich Berg continua a diventare il prototipo del nazista violentando la madre la fantastica Ingrid Thulin. A questo s’aggiunga “Ludwig” film meraviglioso pieno di una bellezza decadente pagana dove non solo Helmult Berg presenta il primo uomo contemporaneo della Storia che rifiuta la guerra la macchina politica ottocentesca la guerra austro prussiana che è un affare di famiglia per coltivare la bellezza in un luogo germanico le alpi bavaresi ma con suggestioni latine l’Italia del nord e anche il substrato dionisiaco o satiro. Un film che è impressionate di un re che fu un grande re proprio perché fu un re che non governo. Ancora più bello tra parolacce sesso e violenza politica “Gruppo di famiglia in un interno” dove la storia quasi privata tra Berg e Visconti in realtà una storia di passione che oggi sarebbe osannata viene sublimata dalla relazione platonica tra il vecchio professore Burt Lancaster e il giovane rivoluzionario o reazionario senza arte né parte con una Silvana mangano da antologia. Purtroppo non venne utilizzato Berg in “Morte a Venezia” film sempre bellissimo ma dove poteva fare ancora di più che Dirk Bogarde. Ricordiamo anche la fugace apparizione nella cinematografia di Tito brass sempre con Ingrid thulin madre non benevola in “Salon kItyh film secondo me bellissimo in tutto e al capolavoro assoluto che è senza ombra di dubbio “Belva con il mitra” di Sergio Grieco. Un film dove Berg con l’ottima musica di Umberto Smaila fa qualcosa di stupendo bellissimo. . un film per me piú perturberete e serio di arancia Meccanica. Ciao Helmult

Robert Fogelberg Rota